La villa romana di Oplontis, forse appartenuta alla famiglia di Poppea, seconda moglie dell’imperatore Nerone, presentava un ricco apparato scultoreo disposto prevalentemente come elemento decorativo nei grandi giardini.

Per la prima volta, il nuovo allestimento permette ai visitatori di apprezzare le sculture durante il percorso di visita del sito, offrendo visibilità permanente alla maggior parte delle opere che normalmente vengono conservate in depositi o esposte solo in mostre. Per garantirne la conservazione non è stato possibile ricollocare le sculture nella posizione originaria perché sarebbero state all’aperto. Si è quindi deciso di sistemarle in zone riparate della villa, a stretto contatto con i luoghi dove furono sepolte dall’eruzione del 79 d.C.

Le basi delle sculture sono state progettate per distribuire in modo uniforme il peso sul sottostante mosaico, le gambe estensibili gli consentono di adattarsi alla forte irregolarità del suolo.