Il progetto di ristrutturazione e allestimento di “Antiquarium” può essere sintetizzato in tre momenti principali:
- la restituzione dell’assialità ottocentesca nel rapporto tra le sale;
- il reinserimento della luce zenitale attraverso la riapertura dei lucernari;
- il restauro di tre vetrine espositive degli anni Cinquanta e la rivisitazione delle stesse in chiave contemporanea, aggiungendo nuove vetrine e basi per l’esposizione delle opere permanenti.
Per recuperare l’assialità delle sale presente nell’Antiquarium ottocentesco si è proceduto alla demolizione di numerose pareti poiché all’apertura del cantiere lo spazio era frazionato in piccole e semibuie porzioni. Al termine delle demolizioni, durante le quali si è avuta la necessità di agire con estrema attenzione a causa della presenza di precedenti impianti e quadri, lo spazio è risultato arioso e molto luminoso. Si è poi proceduto al rifacimento degli impianti elettrici e antincendio e ad una nuova pavimentazione in resina in una sala ospitante i calchi.
L’allestimento delle opere ha previsto il posizionamento delle sculture e di altri grandi reperti su basi in lastre di pietra lavica che sono poi state leggermente rialzate su strutture in ferro nascoste, per dare l’impressione del fluttuare delle opere nello spazio. I lavori sono stati arricchiti dall’uso di vetrine metalliche, con esili e slanciati sostegni e teche in cristallo (ancora appoggiate su lastre in pietra lavica). Analogamente, lastre di 1×2 metri in pietra lavica sono state affisse a parete per ospitare gli apparati didascalici delle sezioni.
L’ultimo piano è stato predisposto per ospitare un bookshop.
La ditta Petrucci ha infine realizzato una copertura in legno coperta da viti sulla terrazza superiore, per consentire lo svolgimento di eventi ed ha proceduto ad interventi di miglioria del terrazzo principale in facciata, con sedute in legno e ferro.
